Cultura Compromesso storico tra DC-PCI-PSI, 1974 spartizione politica della RAI

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ottobre 1, 2019
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DESCRIZIONE

Conseguenze politiche

Con il passaggio del servizio pubblico dal controllo del governo a quello parlamentare, si avvia quel processo poi ribattezzato genericamente “Lottizzazione” (termine coniato nel 1974 da Alberto Ronchey), ovvero la spartizione dei canali radiotelevisivi della Rai su base elettorale. Il primo effetto fu l’incorporazione di Rai 1 nella sfera di influenza della Democrazia Cristiana, di Rai 2 in quella del Partito Socialista Italiano e di Rai 3 in quella del Partito Comunista Italiano.

 

Nel medesimo periodo il direttore generale della Rai Biagio Agnes attua due strategie di comando:

 

– la zebratura, ovvero un perfezionamento della più generale lottizzazione, che consiste nel far convivere all’interno di una stessa struttura ulteriori quote prefissate di democristiani, socialisti, comunisti, socialdemocratici, repubblicani, etc., mescolando aree di appartenenza politica e professionalità;
-assegnazione in toto di Rai 3 al Partito Comunista, in modo da rafforzare definitivamente la stabilità politica dell’azienda e la stessa presenza della Democrazia Cristiana in Rai.

 

Lottizzazione (politica)
Il termine lottizzazione è utilizzato nel gergo politico per riferirsi con accezione polemica alla spartizione concordata di cariche dirigenziali o di commesse pubbliche in aziende ed enti pubblici o direttamente controllati dagli enti pubblici tra le diverse fazioni di un partito politico o tra i partiti di una coalizione, ai fini di distribuire tali risorse agli appartenenti e ai sostenitori dei partiti stessi. È conseguenza diretta delle forme più clientelari di patronato politico.

 

Il termine deriva da quello urbanistico che fa riferimento alla suddivisione dei terreni in lotti destinati a vari usi ed è stato in questo senso per la prima volta coniato da Alberto Ronchey, giornalista, scrittore e commentatore, nel 1974, nel libro Accadde in Italia: 1968-1973.

 

L’attribuzione di una carica o di una commessa per mezzo di un vincolo di “lottizzazione” avverrebbe ignorando i criteri di buona amministrazione e di merito. Non si sceglierebbe, in altri termini, il dirigente più capace, ma l’amico, l’esponente politico, il parente che si vuole “piazzare”.

 

Da questa pratica si è detto possano derivare per conseguenza alcuni danni per la collettività:

 

– inefficienza dell’impresa o dell’ente,
– maggiori costi,
– moltiplicazione delle cariche pubbliche,
– rissosità delle forze politiche che mirano a collocare in una certa posizione il dirigente preferito,
-distorsione delle scelte delle imprese e degli enti, che non perseguono più i fini per i quali sono sorti ma l’interesse di chi le governa o di chi ha designato gli amministratori,
-aumento della corruzione e della concussione e in generale dei reati collegati alla gestione di enti e risorse pubbliche.

 

L’esigenza di recuperare efficienza e di contrastare gli eccessivi effetti negativi della lottizzazione, hanno spinto alcuni governi a intervenire con provvedimenti finalizzati a ridurre il peso degli esponenti politici nella gestione degli enti lottizzati. Ne è un esempio, in Italia, la legge Amato-Ciampi del 1992 che creava le fondazioni bancarie e trasformava le banche in società per azioni. Il provvedimento scioglieva inoltre i consigli di amministrazione delle banche.

 

Altri provvedimenti politici, come alcune privatizzazioni, hanno avuto il fine di ridurre o limitare il potere degli esponenti di nomina politica.

Fonte wikipedia


Historical compromise between DC-PCI-PSI, 1974 political division of RAI

Political consequences

With the passage of the public service from the control of the government to the parliamentary one, that process is then started, generically renamed “Lottizzazione” (term coined in 1974 by Alberto Ronchey), or the division of Rai radio and television channels on an electoral basis. The first effect was the incorporation of Rai 1 into the sphere of influence of the Christian Democrats, of Rai 2 in that of the Italian Socialist Party and of Rai 3 in that of the Italian Communist Party.

 

In the same period the general director of Rai Biagio Agnes implemented two command strategies:

 

– the zebra pattern, that is a refinement of the more general subdivision, which consists in bringing together within the same structure further pre-established quotas of Christian Democrats, Socialists, Communists, Social Democrats, Republicans, etc., mixing areas of political belonging and professionalism;
– allotment of RAI 3 to the Communist Party, in order to definitively strengthen the political stability of the company and the very presence of the Christian Democrats in Rai.

 

Allotment (policy)
The term subdivision is used in political jargon to refer to the agreed division of management or public commissions in companies and public bodies or directly controlled by public bodies between the various factions of a political party or between the parties of a coalition in order to distribute these resources to the members and supporters of the parties themselves. It is a direct consequence of the most patronage forms of political patronage.

 

The term derives from the urban one that refers to the subdivision of the land into lots intended for various uses and was in this sense for the first time coined by Alberto Ronchey, journalist, writer and commentator, in 1974, in the book Accadde in Italy: 1968 -1973.

 

The assignment of a charge or a contract by means of a “subdivision” constraint would occur ignoring the criteria of good administration and merit. In other words, one would not choose the most capable manager, but the friend, the political exponent, the relative who wants to “place”.

 

From this practice it was said that consequently some damage could result for the community:

 

– inefficiency of the company or institution,
– higher costs,
– multiplication of public offices,
– quarrels of political forces that aim to place the preferred manager in a certain position,
– distortion of the choices of companies and institutions, which no longer pursue the purposes for which they arose but the interest of those who govern them or those who have appointed the directors,
– increase in corruption and extortion and in general of crimes related to the management of public bodies and resources.

 

The need to regain efficiency and counteract the excessive negative effects of the subdivision have led some governments to intervene with measures aimed at reducing the weight of political exponents in the management of the subdivided bodies. One example in Italy is the Amato-Ciampi law of 1992 which created banking foundations and transformed banks into a joint-stock company. The provision also dissolved the boards of the banks.

 

Other political measures, such as some privatizations, have had the purpose of reducing or limiting the power of politically appointed representatives.

Source wikipedia


Compromiso histórico entre DC-PCI-PSI, 1974 división política de la RAI

Consecuencias políticas

Con el paso del servicio público del control del gobierno al parlamentario, se inicia ese proceso, que pasó a denominarse genéricamente “Lottizzazione” (término acuñado en 1974 por Alberto Ronchey), o la división de los canales de radio y televisión de Rai sobre una base electoral. El primer efecto fue la incorporación de Rai 1 en la esfera de influencia de los demócratas cristianos, de Rai 2 en la del Partido Socialista Italiano y de Rai 3 en la del Partido Comunista Italiano.

 

En el mismo período, el director general de Rai Biagio Agnes implementó dos estrategias de comando:

 

– el patrón de cebra, que es un refinamiento de la subdivisión más general, que consiste en reunir dentro de la misma estructura cuotas preestablecidas de demócratas cristianos, socialistas, comunistas, socialdemócratas, republicanos, etc., mezclando áreas de pertenencia política y profesionalismo;
– asignación de RAI 3 al Partido Comunista, para fortalecer definitivamente la estabilidad política de la empresa y la presencia de los demócratas cristianos en Rai.

 

Asignación (política)
El término subdivisión se utiliza en la jerga política para referirse a la división acordada de la administración o las comisiones públicas en empresas y organismos públicos o directamente controlada por organismos públicos entre las facciones de un partido político o entre los partidos de una coalición. con el fin de distribuir estos recursos a los miembros y simpatizantes de las propias partes. Es una consecuencia directa de la mayoría de las formas de mecenazgo de mecenazgo político.

 

El término deriva del urbano que se refiere a la subdivisión de la tierra en lotes destinados a diversos usos y fue en este sentido acuñado por primera vez por Alberto Ronchey, periodista, escritor y comentarista, en 1974, en el libro Accadde en Italia: 1968 -1973.

 

La asignación de un cargo o un contrato por medio de una restricción de “subdivisión” ocurriría ignorando los criterios de buena administración y mérito. En otras palabras, uno no elegiría al gerente más capaz, sino al amigo, el exponente político, el pariente que quiere “colocar”.

 

A partir de esta práctica, se dijo que, en consecuencia, podría producirse algún daño para la comunidad:

 

– ineficiencia de la empresa o institución,
– mayores costos,
– multiplicación de cargos públicos,
– disputas entre las fuerzas políticas que pretenden colocar al gerente preferido en una determinada posición,
– distorsión de las opciones de las empresas e instituciones, que ya no persiguen los fines para los que surgieron sino el interés de quienes las gobiernan o de quienes han designado a los directores,
– aumento de la corrupción y la extorsión y, en general, de delitos relacionados con la gestión de organismos y recursos públicos.

 

La necesidad de recuperar la eficiencia y contrarrestar los efectos negativos excesivos de la subdivisión ha llevado a algunos gobiernos a intervenir con medidas destinadas a reducir el peso de los exponentes políticos en la gestión de los organismos subdivididos. Un ejemplo en Italia es la ley Amato-Ciampi de 1992 que creó fundaciones bancarias y transformó a los bancos en una sociedad anónima. La disposición también disolvió los directorios de los bancos.

 

Otras medidas políticas, como algunas privatizaciones, han tenido el propósito de reducir o limitar el poder de los representantes nombrados políticamente.

Fuente wikipedia




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